L’accertamento doganale è il procedimento amministrativo mediante il quale la dogana Verifica aggiunte posteriori documenti e controlla l’esistenza di tutte le condizioni relative all’importazione e all’esportazione della merce
Ne verifica che il soggetto passivo del rapporto doganale adempia nella corretta misura agli obblighi tributari connessi alla transazione internazionale Tale controllo è mirato in primis a determinati elementi: valore, origine, quantità, qualità ma anche all’adempimento degli obblighi previsti dalle norme tributarie ed extra tributarie la cui applicazione è demandata alle dogane.
All’accertamento doganale si procede sulla base della dichiarazione doganale presentata in via telematica dal doganalista con merce presentata nella maggior parte dei casi negli spazi doganali. la dichiarazione doganale, registrata nel sistema informativo dell’agenzia delle dogane, viene processata dal circuito doganale ai fini della selezione della tipologia di controllo da effettuare che può consistere
Conforme ammesso (canale verde) controllo documentale (canale giallo) visita merce (canale rosso) a cui segue, ove tali controlli conducano alla conferma degli elementi della dichiarazione in dogana, lo svincolo della merce precisiamo che occorre conservare i documenti e le informazioni per almeno 3 anni
Questo termine decorre dalla fine dell’anno nel corso del quale sono state accettate le dichiarazioni in libera pratica o di esportazione e di altri casi previsti dall’art. 51 cdu. se dai controlli non sono emerse difformità, rispetto alla dichiarazione o se il dichiarante non ha contestato le difformità riscontrate, l’ufficio appone sulla bolletta apposita annotazione firmata e datata e provvede alla liquidazione dei diritti doganali confermando o rettificando l’ammontare degli stessi.
Il controllo della dichiarazione può avvenire prima della concessione dello svincolo oppure a posteriori ovvero successivamente al rilascio della merce. proprio a posteriori le autorità doganali possono verificare l’esattezza e la completezza delle informazioni fornite, i documenti di accompagnamento e possono esaminare la contabilità e altre scritture relative alle merci in questione, nonché procedere alla visita merce o prelievo campioni ove ancora possibile (art.48 cdu).
L’istituto della revisione dell’accertamento è lo strumento che consente di intervenire a posteriori sulla dichiarazione doganale, successivamente allo svincolo delle merci e comunque entro 3 anni dalla data in cui l’accertamento è divenuto definitivo, allo scopo di verificare la correttezza e la completezza degli elementi dichiarati, sulla base della documentazione già presentata o di altri documenti o elementi, acquisiti dopo la definizione dell’accertamento.
L’attività di revisione che può essere, di propria iniziativa o su istanza di parte, consente di riesaminare una dichiarazione doganale ed eventualmente di porre rimedio ad errori od omissioni in relazione agli elementi assunti a base dell’accertamento. l’operatore interessato (anche tramite il dichiarante cui abbia conferito mandato) può fare richiesta di revisione dell’accertamento entro 3 anni dalla data in cui l’accertamento è divenuto definitivo.
La richiesta va fatta non solo nei casi in cui il contribuente sia interessato ad una nuova liquidazione dei diritti a lui più favorevole, ma anche nel caso in cui a seguito della revisione richiesta potrebbero essere determinati maggiori diritti; al fine di ottenere l’inapplicabilità delle sanzioni amministrative del caso (art. 20 della legge n. 449/1997) e degli interessi di mora sui maggiori diritti eventualmente dovuti (ma solo se l’istanza di revisione viene presentata entro 90 giorni dalla data in cui l’accertamento è divenuto definitivo.
Link Utili:
La perizia calligrafica è una tecnica volta ad accertare se un testo olografo sia di paternità di un determinato soggetto.
Tale tecnica è utilizzata in particolar modo in ambito giudiziario per trarre evidenze utili al processo. Qualsiasi documento può diventare oggetto di analisi e di confronto. Con il termine “documento” si intende qualsiasi elemento materiale che contenga cifre, segni o simboli finalizzati a comunicare un messaggio ad un destinatario. L’inventario può variare dal semplice pezzo di carta ai graffiti sul muro, dai codici digitali ai prodotti in scatola. Il termine non si deve confondere con la grafologia.
Molte evidenze richiedono il confronto tra più documenti o parti di un documento o tra un documento e un’altra evidenza scientifica. I tipi di documenti più frequenti sono i manoscritti attraverso i quali l’investigatore cerca di scoprirne l’autore.
Un investigatore di documenti è spesso nominato dal giudice per determinare la fonte o le fonti di uno o più documenti. Altre competenze riguardano il processo di formazione, di traduzione o di decifrazione se il documento è scritto in codice.
In alcuni casi si ricorre al termine “analista forense di documenti”, mentre in altre si preferisce quello di “esperto forense di calligrafia”. Quest’ultimo termine, in particolare, si limita ai manoscritti, mentre l’altro termine si riferisce a tutti gli altri documenti (stampe, CD-ROM, microfilm, etc.). Non di rado capita che l’investigatore si specializzi in una sola di queste branche.
Epistemologia
Un caso molto frequente nell’analisi criminale è il reato da colletto bianco che comprendono furto d’identità, contraffazione, frode e falsificazione. La natura dei documenti varia da contesto a contesto. Una persona, ad es., può aver commesso un delitto ed aver prodotto una falsa memoria di suicidio. Si tratta di un esempio dove il documento diventa un’evidenza fondamentale per condannare l’imputato.
La American Society for Testing and Materials, International (ASTM) ha pubblicato gli indicatori per i metodi e le procedure utilizzate per l’analisi dei documenti. E30.02 è la commissione incaricata e E444-09 è lo standard di riferimento. L’acronimo SGSW (Standard Guide for Scope of Work of Forensic Document Examiners) indica che ci sono quattro indicatori che servono all’analisi:
- stabilire l’originalità e la genuinità, scoprire eventuali alterazioni o falsificazioni, aggiunte o sottrazioni
- identificare o eliminare persone da una lista di probabili fonti di calligrafia
- identificare la sorgente di scrittura o eliminare l’eventuale sovrascrittura o di altre impressioni
- redigere dei rapporti o testimoniare al processo
Alcuni investigatori limitano il proprio lavoro all’analisi ed al confronto della calligrafia, ma molti altri esaminano l’intero documento seguendo gli standard ASTM. (Wikipedia)
Altieri Studio Consulenze si occupa di Perito Calligrafo Milano, effettua indagini e perizie su scritture e documenti. (Sito)