Un parente, una badante, un amico hanno predisposto un testamento falso? cioè un documento completo di Firme false su testamenti annulla tutti i suoi elementi di validità (forma scritta, autografia, data).
Quali possibilità ci sono per gli eredi di vanificarlo? cioè in termini legali di dichiararlo nullo vediamo la prima ipotesi di testamento falso. quella del testamento olografo in cui sono state apportate solo aggiunte o cancellazioni. cioè correzioni tali da stravolgerne il senso. ad esempio, la cancellazione di un nome o di un bene.
Nomino luigi, marco e maria miei eredi, diventa “nomino luigi e maria miei eredi”. lascio la mia casa ed il mio conto corrente a luca, diventa “lascio la mia casa a luca”. cosa dice a proposito la cassazione? la suprema corte spiega il concetto di eterografia. cioè quando la correzione sia scritta da persona diversa dal testatore.
Comprende in tale concetto anche il caso in cui un terzo conduca la mano (cass. 5505/2017; cass 5907/2004). oppure la situazione in cui il terzo sorregga la penna contribuendo alla formazione delle lettere ( cass 7636/1991; cass 681/1949). in una correzione tali situazioni sono difficili da provare. se viene usata la stessa penna. la stessa forza nel tratto.
Aggiunte e cancellazioni che non determinano la nullità del testamento la cassazione ha precisato che il testamento olografo, alterato da terzi, può conservare il suo valore. ciò avviene quando l’alterazione non sia tale da impedire l’individuazione della reale volontà del testatore. la regola è che si abbia testamento falso e nullo anche quando l’intervento del terzo avvenga con l’inserzione anche di una sola parola (cass 26258/2008).
Tuttavia, in qualche ipotesi la correzione da parte di soggetto diverso dal testatore non rende il testamento olografo invalido. in particolare laddove possa dirsi integra e riconoscibile la volontà del testatore. ad esempio quando la correzione di mano aliena sia inserito in una parte diversa da quella occupata dalla disposizione testamentaria (cass. 9905/2009).
Il testamento falso più facile da smontare: quello integralmente rifatto alle volte, invece, è più facile smontare il testamento falso. quando il testamento è stato interamente scritto e firmato da una persona diversa dal de cuius. quando il defunto non ha mai avuto intenzione di lasciare alcun testamento. ma anche quando ne aveva lasciato uno con data precedente. e ci sia un testamento falso successivo.
l’assoluta falsità e contraffazione del testamento olografo determinano la radicale invalidità delle disposizioni in esso contenute e la conseguente inesistenza di qualsiasi diritto dallo stesso derivante, con conseguente rigetto della domanda di petizione ereditaria, promossa dall’erede testamentario
La prova del testamento falso colui che contesta l’autenticità del testamento deve darne la prova. prova che evidentemente dovrà essere fatta sulla base di una perizia calligrafica. la prova sarà particolarmente facile se si possono portare in tribunale le cosiddette “scritture di raffronto” o “di comparazione”. si tratta di altri documenti, cioè, scritti a penna dal presunto testatore quando ancora era in vita.
Da tali documenti un consulente tecnico nominato dal giudice riuscirà probabilmente a percepire la differenza rispetto alla presunta scrittura contraffatta. a tal fine, può essere utilizzata qualsiasi tipo di scritto, anche la firma apposta sulla carta d’identità. ma anche su un assegno o una lista della spesa. insomma qualsiasi foglio che riporti la grafia del defunto. se mancano le scritture di raffronto sarà molto difficile dimostrare il testamento falso.
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La perizia calligrafica è una tecnica volta ad accertare se un testo olografo sia di paternità di un determinato soggetto.
Tale tecnica è utilizzata in particolar modo in ambito giudiziario per trarre evidenze utili al processo. Qualsiasi documento può diventare oggetto di analisi e di confronto. Con il termine “documento” si intende qualsiasi elemento materiale che contenga cifre, segni o simboli finalizzati a comunicare un messaggio ad un destinatario. L’inventario può variare dal semplice pezzo di carta ai graffiti sul muro, dai codici digitali ai prodotti in scatola. Il termine non si deve confondere con la grafologia.
Molte evidenze richiedono il confronto tra più documenti o parti di un documento o tra un documento e un’altra evidenza scientifica. I tipi di documenti più frequenti sono i manoscritti attraverso i quali l’investigatore cerca di scoprirne l’autore.
Un investigatore di documenti è spesso nominato dal giudice per determinare la fonte o le fonti di uno o più documenti. Altre competenze riguardano il processo di formazione, di traduzione o di decifrazione se il documento è scritto in codice.
In alcuni casi si ricorre al termine “analista forense di documenti”, mentre in altre si preferisce quello di “esperto forense di calligrafia”. Quest’ultimo termine, in particolare, si limita ai manoscritti, mentre l’altro termine si riferisce a tutti gli altri documenti (stampe, CD-ROM, microfilm, etc.). Non di rado capita che l’investigatore si specializzi in una sola di queste branche.
Epistemologia
Un caso molto frequente nell’analisi criminale è il reato da colletto bianco che comprendono furto d’identità, contraffazione, frode e falsificazione. La natura dei documenti varia da contesto a contesto. Una persona, ad es., può aver commesso un delitto ed aver prodotto una falsa memoria di suicidio. Si tratta di un esempio dove il documento diventa un’evidenza fondamentale per condannare l’imputato.
La American Society for Testing and Materials, International (ASTM) ha pubblicato gli indicatori per i metodi e le procedure utilizzate per l’analisi dei documenti. E30.02 è la commissione incaricata e E444-09 è lo standard di riferimento. L’acronimo SGSW (Standard Guide for Scope of Work of Forensic Document Examiners) indica che ci sono quattro indicatori che servono all’analisi:
- stabilire l’originalità e la genuinità, scoprire eventuali alterazioni o falsificazioni, aggiunte o sottrazioni
- identificare o eliminare persone da una lista di probabili fonti di calligrafia
- identificare la sorgente di scrittura o eliminare l’eventuale sovrascrittura o di altre impressioni
- redigere dei rapporti o testimoniare al processo
Alcuni investigatori limitano il proprio lavoro all’analisi ed al confronto della calligrafia, ma molti altri esaminano l’intero documento seguendo gli standard ASTM. (Wikipedia)
Altieri Studio Consulenze si occupa di Perito Calligrafo Milano, effettua indagini e perizie su scritture e documenti. (Sito)